Due giorni a Capua per celebrare il compositore Giuseppe Martucci, figlio illustre della città
Presentazione del PREMIO CAPUA GIUSEPPE MARTUCCI I edizione (Giugno 2023)
GIUSEPPE MARTUCCI nato a Capua il 6 gennaio del 1856, è stato un importante compositore, pianista e direttore d’ orchestra italiano. Figura di rilievo del panorama musicale italiano ed europeo della seconda metà del 19° secolo, oggi fortemente celebrato in Italia e nel mondo soprattutto dal M° Riccardo Muti (che ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Capua nel 2013).
Martucci espresse la sua prepotente natura artistica attraverso il concertismo pianistico, la direzione d’orchestra, la composizione. Fu anche un instancabile promotore e divulgatore della musica del suo tempo. Fu il primo, infatti, a dirigere in Italia, e precisamente a Bologna nel 1888, il “Tristano e Isotta” di R. Wagner.
Forte è la memoria che la città conserva dell’illustre figlio:
un monumento dello scultore Francesco Jerace dedicato al Maestro è custodito nella piazzetta de Renzis (da poco liberata dalla sosta delle auto). Il busto (originariamente posto in piazza Landolfo) fu inaugurato il 31 maggio 1914, nel quinto anniversario della morte del musicista capuano. Nella stessa piazza, fino a qualche decennio fa, operava una sala cinematografica dedicata al Martucci. In via Monte dei pegni, vi è la sua casa natale, di proprietà comunale, (oggetto di un prossimo restauro da parte dell’Amministrazione Comunale) dove alla sua morte fu posta una lapide commemorativa.
L’auditorium del Liceo Musicale Garofano di Capua è dedicato a Giuseppe Martucci.
Inoltre, l’Istituto comprensivo Pier delle Vigne di Capua ha un indirizzo musicale da diversi anni, rivolto agli studenti della scuola secondaria di Primo grado.
Queste scuole assicurano, insieme alla Orchestra del teatro Ricciardi di Capua, un continuum di formazione musicale per gli studenti della città.
Alcuni degli oggetti e dei documenti appartenuti al Martucci sono conservati al Museo Provinciale Campano.
Da pochi giorni è possibile ammirare il nuovo allestimento dei cimeli nella sala dedicata al compositore: un progetto fortemente voluto dal Direttore del Museo Gianni Solino e dal Presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca.
Tra gli oggetti posseduti dal compositore è possibile ammirare un prezioso copritastiera con ricamato il suo nome, alcuni dei suoi spartiti, una lettera al maestro di Matilde Serao, biglietti inviati a lui da Verdi, Sivori e la messa autografata del maestro, un suo ritratto a carboncino, alcune lettere che furono inviate alla moglie dopo la sua morte e la maschera funebre in cera di Beethoven.
Il comune di Capua e l’Assessorato alla cultura intendono valorizzare l’idea che Capua debba diventare, attraverso proficui scambi e partenariati con scuole, conservatori, associazioni e enti del territorio regionale, nazionale e internazionale, un vero e proprio centro propulsore di eventi musicali, di concorsi di composizione ed esecuzione.
Obiettivi, questi, che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Capua intende perseguire attraverso il Patto per la lettura di Capua, riconosciuta dal Ministero dei Beni culturali anche per il biennio 2022/23 Città che legge, strumento di governance coordinato dall’organizzazione di Capua il luogo della Lingua festival
Fondamentale, per diffondere e promuovere la figura del Martucci, sarà il coinvolgimento del Museo Campano, degli istituti scolastici ad indirizzo musicale, e del teatro della città.
PREMIO CAPUA GIUSEPPE MARTUCCI –- I edizione (Giugno 2023)
Il Concorso è rivolto agli allievi dei Licei Musicali e Conservatori di Musica della Regione Campania, (triennio e biennio) ed è proteso alla promozione del linguaggio classico, jazz e pop e delle competenze acquisite presso gli stessi Conservatori e le scuole Superiori con indirizzo musicale. Si intende selezionare brani che verranno eseguiti in presenza di una giuria tecnica nel mese Giugno 2023, a Capua. Sono ammessi a partecipare tutti gli artisti singoli o costituiti in gruppo. I finalisti, per ogni categoria, verranno sottoposti al vaglio del Comitato Artistico di Garanzia – in questa I edizione – guidato, in qualità di Presidente di Giuria dal Maestro Dario Deidda, artista di fama, docente del conservatorio Martucci di Salerno, e cittadino capuano di adozione.
EVENTI COLLEGATI AL PREMIO GIUGNO 2023
Accanto al premio, il cartellone di Capua il Luogo della Lingua festival che si svolgerà nel 2023, dalla seconda metà di maggio alla prima metà di giugno, sarà arricchito da un affascinante percorso artistico alla scoperta dei cortili dei palazzi più belli della città, accompagnati dalle note dei giovani musicisti, e ancora, spettacoli musicali nelle cornici del Museo campano e del Teatro Ricciardi.
Programma
Sabato 28 gennaio 2023
Piazza de Renzis ore 10.30
Cerimonia di ripristino della bacchetta trafugata alla statua di Martucci in piazza de Renzis
Esibizione dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo Pier delle Vigne di Capua, accompagnata dai Docenti di strumento e rappresentata dalla Dirigente Scolastica Prof. ssa Ida Colandrea
Liceo Musicale, Auditorium Martucci ore 17.30
Concerto dell’Orchestra e Coro del Liceo Musicale Garofano, diretta dal Prof. Giancarlo Perna e rappresentata dalla Dirigente Scolastica Prof. ssa Maria Chiara Menditto.
Domenica 29 gennaio
Museo provinciale campano ore 10.30
Presentazione del PREMIO CAPUA GIUSEPPE MARTUCCI I edizione (Giugno 2023) con le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti.
Dopo i saluti del Presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca
Interventi di:
Gianni Solino Direttore del Museo provinciale campano
Vincenzo Corcione Assessore alla Cultura del Comune di Capua
Giuseppe Bellone Direttore organizzativo Capua il Luogo della Lingua festival, coordinatore del Patto per la lettura di Capua Città che legge
Ida Colandrea Dirigente Scolastico Istituto Pier delle Vigne
Maria Chiara Menditto Dirigente Scolastico Liceo Musicale Luigi Garofano
Gianmaria Modugno Teatro Ricciardi, fondatore dell’Orchestra del teatro
Dario Deidda Docente del conservatorio Martucci di Salerno, Presidente di Giuria del Premio
Modera la giornalista
Mariamichela Formisano
A seguire:
OMAGGIO A MARTUCCI
Romanza in mi Maggiore
Notturno op. 70 n. 1
Sul mar la navicella, da La canzone dei ricordi
Antonio Zona piano
Diletta Di Rauso soprano
Visita guidata al nuovo allestimento dei cimeli appartenuti a Giuseppe Martucci custoditi al Museo
a cura della Damusa aps
CAPUA, LA CAMPANIA E GIUSEPPE MARTUCCI
A Giuseppe Martucci è intitolato il Conservatorio Statale di Musica di Salerno. In suo onore, nel Conservatorio musicale di Napoli c’è la “Sala Martucci” dove gli studenti si esibiscono in occasione del concerto che chiude il corso di studi ed il conseguimento del diploma e, presso l’ingresso, un busto in marmo identico a quello in Piazza de Renzis a Capua; inoltre, nel corridoio che conduce alla Direzione del Conservatorio si conserva un suo ritratto giovanile.
GIUSEPPE MARTUCCI, LA VITA E LE OPERE
Giuseppe Martucci è nato a Capua il 6 gennaio del 1856 da Orsola Martucciello e Gaetano Martucci, trombettista. Dimostratosi giovanissimo un vero bambino prodigio, già a soli otto anni teneva, infatti, concerti solistici al pianoforte. La sua fama di pianista crebbe presto a livello internazionale. Fu allievo di Beniamino Cesi e Paolo Serrao al Conservatorio di Napoli; di lui tessero le lodi Anton Rubinstein e Franz Liszt e molto importante fu anche sua attività di direttore d’orchestra. L’importanza del suo operato è anche dovuta al suo impegno per il rinnovamento della cultura musicale italiana; contribuì, infatti, notevolmente alla diffusione in Italia delle opere di Ludwig van Beethoven, di Robert Schumann, di Johannes Brahms, di Liszt, di Wagner, di César Franck, Vincent d’Indy, Édouard Lalo e di molti altri musicisti europei. Nel 1880 fu nominato docente al Conservatorio di Napoli, e dopo sei anni arrivò la nomina di direttore del Conservatorio di Bologna, dove ebbe come allievo prediletto il pianista Guido Alberto Fano, per poi ricoprire la stessa carica nuovamente a Napoli dal 1902; tra i suoi allievi si ricorda in particolare modo Ottorino Respighi. La genialità delle romantiche composizioni di Giuseppe Martucci fu riconosciuta ed apprezzata da musicisti come Franz Listz, Artur Rubinstein e l’indimenticabile Arturo Toscanini che, nel 1932, in occasione del XXIII anniversario della morte, diresse due concerti composti dal grande musicista capuano. Il compositore Gian Francesco Malipiero dichiarò che fu nella Seconda sinfonia di Martucci che riconobbe l’inizio del rinnovamento della musica non operistica italiana. Come già detto a lui si deve l’aver fatto conoscere nel nostro paese la musica centroeuropea. Martucci fu tra i pochi autori italiani del suo tempo a non comporre opere teatrali, reagendo a suo modo al mondo musicale italiano dell’epoca, orientato in modo quasi esclusivo verso il melodramma. Va però ricordato che fu anche lui tra gli artefici della prima esecuzione in Italia del Tristano e Isotta di Richard Wagner, avvenuta a Bologna nel 1888. Il suo stile compositivo risente soprattutto della musica romantica dell’Europa centrale, con punti di riferimento principali, come già detto, in Brahms, Schumann e Wagner, ma del resto ciò non gli impedì di sviluppare tematiche personali, più vicine alla cultura popolare italiana. Il suo catalogo conta un centinaio scarso di opere, tra cui spiccano l’oratorio Samuel, il romantico ciclo per voce e orchestra La canzone dei ricordi (spesso eseguito negli ultimi anni da Riccardo Muti), due sinfonie, due concerti per pianoforte e orchestra, alcuni brani di musica da camera ed una notevole mole di musica pianistica. Si spense a Napoli, il 1° giugno 1909.