Lo scrittore Domenico Dara con “Liberata” a Casertalegge Scrittori in città

Lo scrittore Domenico Dara con “Liberata” a Casertalegge Scrittori in città

Un intenso mese di marzo per Casertalegge Scrittori in città, la rassegna a cura di Giuseppe Bellone e Maria Michela Formisano di Capua il Luogo della Lingua festival, per le librerie casertane, Libreria Giunti al Punto Caserta e Feltrinelli Librerie, patrocinata dall’ Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, sotto l’egida del Patto per la lettura di Caserta “Città che Legge”, di cui è referente Lucia Monaco.

 

Ospite della Feltrinelli Librerie di Caserta, il 18 marzo alle 18.00, sarà lo scrittore Domenico Dara con “Liberata” (Feltrinelli Editore). A dialogare con l’autore Alessia Aulicino, editor. 

 

Domenico Dara (Catanzaro, 1971) vive e lavora tra Valbrona, in provincia di Como, e Milano. Cresciuto a Girifalco, ha studiato alla facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa, dove si è laureato nel 1996 con una tesi sulla poesia di Cesare Pavese. Ha curato il volume Alessandro Verri, Lettere da un amore (Massimiliano Boni Editore, 2005). Nel 2013 è stato finalista al premio Italo Calvino con il romanzo inedito Breve trattato sulle coincidenze (Nutrimenti, 2014), per il quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il premio Palmi, il premio Viadana, il premio Corrado Alvaro e il premio Città di Como. Sempre per Nutrimenti ha poi pubblicato il romanzo Appunti di meccanica celeste (2016), vincitore del Premio Padula, del Premio Città di Rieti e del Premio Stresa. Per Feltrinelli ha pubblicato il romanzo Malinverno (2020).

 

 

Il Libro

Liberata Macrì ha un modo tutto suo di vivere: dattilografa a tempo perso, crede a quello che non si vede, convinta che sia l’invisibile la vera misura del mondo. E sogna a occhi aperti sulle pagine dei fotoromanzi che colleziona e custodisce con cura, soprattutto se il protagonista è Franco Gasparri, l’attore che ama con completa devozione.

 

Incline alla solitudine, a eccezione dell’esuberante amica Giuditta, vede cambiare la propria esistenza quando conosce Luvio, il nuovo operaio dell’officina meccanica del padre. In un attimo, Liberata si sente proiettata dentro uno dei suoi fotoromanzi, eroina di una storia d’amore da sogno. Ma gli amori reali possono aspirare alla perfezione delle storie raccontate? E la magia dell’invisibile non rischia di sgretolarsi nell’impatto con la realtà del mondo?

 

In anni di profondo cambiamento, segnati dalla violenza nelle piazze e dalla strategia del terrore – ma anche dalle conquiste che rendono le donne più autonome e consapevoli del proprio posto nel mondo –, Liberata vive una metamorfosi, proprio come quegli insetti collezionati dal padre che dimostrano, sempre e comunque, come per divenire adulti si debba sacrificare e perdere una parte di sé. Attorno a lei, sussurra e si muove il piccolo paese del Sud dove vive – una cartomante che legge i tarocchi, un forestiero che la segue nell’ombra, la madre impegnata con il sagrestano a organizzare la processione per la festa di Sant’Antonio – e dove ciascuno nasconde un segreto, più o meno oscuro.

 

Domenico Dara evoca un mondo in cui le persone e le cose apparentemente più semplici racchiudono saggezze, sollevando il velo del quotidiano per farne sprigionare l’incanto. E in quell’incanto noi lettori avventurosamente, dolcemente, ci immergiamo.

 

Alla fine, diventiamo sempre quello che siamo, a prescindere dalla terra in cui siamo stati abbandonati.

 

 

Ed è il successo di pubblico ed il prestigio degli scrittori ospitati che premia la rassegna il cui obiettivo principale resta quello di valorizzare il ruolo delle librerie come centri nevralgici della cultura cittadina, ponendole al centro di un rinnovato interesse per la letteratura e per il dibattito culturale, essenziale per restituire centralità a questi luoghi, favorendo una fruizione qualificata della letteratura e un’interazione diretta tra autori e lettori.

 

 

Un riconoscimento che premia il lavoro di Giuseppe Bellone per l’organizzazione e dalla giornalista Mariamichela Formisano per la comunicazione, entrambi con una consolidata esperienza nella direzione del festival “Capua, il Luogo della Lingua”, la manifestazione letteraria più longeva della provincia di Caserta.

 

Un ringraziamento particolare va all’ Hotel Dei Cavalieri CasertaTulum ViaggiPepeNero CasertaTequila caserta e Vanessa Sound Expert – Caserta, che con il loro supporto contribuiscono a rendere l’esperienza degli scrittori in città ancora più completa, permettendo loro di viverla e raccontarla.

 

 

 

 

 

 

 

 

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