Anita di Marilena Lucente a Capua il Luogo della Lingua festival
DOMENICA 29 MAGGIO ORE 18.00 MUSEO CAMPANO
Le Italiane: donne che hanno fatto la storia
Incontriamo
MARILENA LUCENTE
autrice di ANITA (Pacini Fazzi editore)
in dialogo con NADIA VERDILE
La collana «Italiane» della Pacini Fazzi editore, è diretta da Nadia Verdile
In collaborazione con FIDAPA sezione di Capua
È difficile, raccontando la storia di Anita, districare storia e leggenda. Oltre i particolari romantici Anita condivise veramente gli ideali politici del suo Josè e lo seguì ovunque in viaggi e battaglie. Ana Maria De Jesus Riberio nasce vicino alla città di Laguna nello stato di Santa Caterina nell’odierno Brasile. Riceve un’educazione elementare, ma dimostra sempre intuito e intelligenza. All’età di 14 anni si sposa e si trasferisce a Laguna con Manuel Giuseppe Duarte, un calzolaio conservatore e reazionario, ma il matrimonio dura pochi, difficili, anni, fino alla morte prematura di Manuel. Nell’anno 1839 Garibaldi arriva con tre lancioni per prendere Laguna e costituire la Repubblica Juliana, si era infatti rifugiato in America Latina, prendendo subito parte a insurrezioni locali. Dalla sua nave Garibaldi scruta la terraferma con un cannocchiale e scorge un gruppo di ragazze che passeggiano lungo la riva. La sera stessa incontra proprio la giovane che così tanto desiderava conoscere. Nelle sue memorie Garibaldi scrive che rimase fulminato dal suo aspetto e dalla sua personalità. Anita e Giuseppe hanno una vita disseminata da pericoli, sacrifici e povertà, fino alla prematura morte di Anita nel 1849 durante i moti di quegli anni.
Marilena Lucente (1967) è insegnante di materie letterarie all’Istituto Terra di Lavoro di Caserta. Dottore di ricerca in pedagogia, si occupa di educazione attraverso il cinema, il teatro e la narrazione. Le sue ricerche ed esperienze hanno prodotto numerosi saggi di pedagogia e didattica e le monografie: Lo sguardo e l’immagine. Per una pedagogia del cinema (Pensa Multimedia 2004); Graffiti animati. I cartoon da emozioni a gadget (Vallecchi 2007). Ha raccontato la scuola nel suo primo testo di narrativa Scritto sui banchi (Cargo 2005) e, per oltre dieci anni, negli articoli della rivista Insegnare del CIDI (Centro Iniziativa Democratica degli Insegnanti). Alla città e alle donne sono invece dedicati i libri Di dove sei (Cargo 2007), Le giocatrici. Lotto, bingo e slot machine (Edizioni Spartaco, 2014), oltre che numerosi racconti pubblicati in raccolte e antologie. Con AnimaMundi ha pubblicato, nella collana Piccole Gigantesche Cose, il libro autobiografico E poi torna alla luce con i suoi canti (2018) e Trilogia delle donne dell’acqua. Medea, Penelope, Didone (2019).Sempre più in dialogo con il passato, per il teatro ha scritto Napoli 1647. Rivoluzione d’amore (Caracò, 2012) e Di un Ulisse, di una Penelope (Mutamenti/ Edizioni 2017). Entrambi i lavori sono stati messi in scena con successo dalla Compagnia Teatrale Mutamenti/Teatro Civico 14 di Caserta. Malevite (Terre Blu 2020), ‘O Nfierno, Dante e Virgilio mmiezo e malamente. La Divina Commedia letta e tradotta in classe (Giazira Scritture 2020).
Da molti anni conduce per Capua il Luogo della Lingua, laboratori di scrittura creativa con adulti, per conoscere ed esplorare la bellezza delle parole e la ricchezza delle storie che abitano ogni vita.