Le scrittrici Marianna Guida e Laura Manfredini a Capua il Luogo della Lingua
Sabato 20 maggio alle ore 20.00 nella Chiesa dei Santi Rufo e Carponio nell’ambito di Capua il Luogo della Lingua festival, lo scrittore Ottavio Mirra incontra Marianna Guida autrice di La mano sinistra (GFE) e Laura Manfredini autrice di Un anno da qui (La Caravella editrice)
Marianna Guida è nata a Napoli, dove è sempre vissuta. Insegna Lettere in un Liceo della città. È sposata e ha un
figlio. Ha collaborato alla rivista “Didattica della Storia” e si occupa di scrittura creativa. Le piace viaggiare e pratica
yoga e meditazione da anni. Ha scritto Interno napoletano (2017, Morellini), Un nido di memoria (2029, Guida).
I protagonisti dei racconti de La mano sinistra, ambientati a Napoli, vivono “amori difficili” o impossibili, oppure raggiungono la maturità portandosi dietro il peso della memoria. La complessa arte di crescere e la difficoltà di accettare il passato si mescolano, nel tentativo di trovare una composizione interiore. L’autrice dà vita a eroi moderni che cercano una realizzazione personale che sistematicamente si nega: i bambini si sentono spesso stranieri nelle loro famiglie mentre, tra gli adulti, le donne appaiono sole e ferite e gli uomini inquieti e irrisolti. Tutti desiderano essere riconosciuti grazie all’amore. Molti di loro hanno ragioni che spesso affondano radici in vite familiari lacerate. Talvolta basta un soffio del destino per ritrovarsi tra chi nulla conta, tra chi subisce lo stigma sociale o, ancora, si autoesilia nel tentativo di soffrire meno. Su ogni personaggio lo sguardo dell’autrice si posa leggero ma profondo, a tratti ironico e bonario, a volte più acuto e graffiante.
Laura Manfredini nasce a Capua dove vive e lavora. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, con specializzazione in Storia e Tecniche della Fotografia. Negli anni partecipa a numerose mostre collettive, esposizioni, mostre personali, concorsi e premi; pubblica su riviste e testi. Nel mondo dell’editoria lavora da freelance come lettore professionista, correttore di bozze, ghostwriter; è insegnante di storytelling. Ha partecipato a numerosi premi, contest e concorsi letterari tra cui: il Premio Italo Calvino, l’Andersen, il Dantebus, Agenda Book Pusher (Perrone Editore), Perrone legge. Alcuni suoi racconti sono pubblicati in antologie per Ivvi Editore e Vj Edizioni. Un anno da qui è il suo primo Romanzo Poetico.
Un anno da qui è una storia circolare, che inizia in estate e termina nella primavera successiva. Le stagioni si succedono, così come i pensieri e le sensazioni della voce narrante. Voce che, nella prima e nell’ultima parte del racconto, dialoga con se stessa, districando pensieri annodati e che, invece, nella seconda e terza parte della storia, dialoga con un altro interlocutore.
Se, infatti, in un’estate da qui e in una primavera da qui la voce narrante, protagonista della storia, mette a nudo i suoi pensieri, i suoi gesti, la sua quotidianità, i suoi sogni, in un soliloquio che ha però il sapore di un dialogo con il lettore (lettore che, chiaramente resta muto), in un autunno da qui e in un inverno da qui la forma del pensiero lascia spazio al dialogo. Un botta e risposta della voce narrante con un’altra voce. Chi è questa voce il lettore non può saperlo. Può immaginare, però, che sia il colloquio tra due innamorati, tra due amanti, tra due anime affini che si cercano, tra la voce narrante e il suo sogno.
Per quanto la trama non sia presentata in forma evidente, la storia esiste ed è palpabile dal lettore. Esiste un fil rouge tra le quattro stagioni che compongono la narrazione e questo filo rosso è proprio chi la racconta. L’amore la fa da padrone: nei dialoghi, nei pensieri, nei desideri, nei sentimenti, nella quotidianità raccontata.
Ogni pagina ha la forma di una poesia e poetico è il linguaggio scelto. Una poesia che prende in prestito immagini e richiami del mondo dei sogni che, molto spesso, è anche il mondo dell’amore.
CAPUA IL LUOGO DELLA LINGUA FESTIVAL
dal 17 al 28 maggio 2023
diciottesima edizione
direzione artistica Giuseppe Bellone
comunicazione Mariamichela Formisano