Omaggio alla Lingua di Troisi, Stefano Veneruso, Anna Pavignano e Gaetano Daniele a Capua il Luogo della Lingua festival
Un omaggio alla lingua di Massimo Troisi nel 70esimo anniversario dalla nascita, venerdì 26 maggio, ai Santi Rufo e Carponio per Capua il Luogo della Lingua festival.
L’evento, in collaborazione con il Mitreofilmfestival, sarà condotto dal critico cinematografico Francesco Della Calce che incontrerà il regista e nipote di Troisi, Stefano Veneruso autore del libro “Massimo Troisi. Il mio verbo preferito è evitare”. (Rizzoli), e con lui, anche Anna Pavignano, sceneggiatrice dei film di Massimo e compagna di vita, autrice del libro “Da domani mi alzo tardi” (e/o), dal cui Stefano Veneruso ha liberamente tratto la sceneggiatura per il film omonimo. Sarà presente Gaetano Daniele, storico produttore dei film di Troisi tra cui anche il film capolavoro “Il Postino”.
STEFANO VENERUSO
autore del libro
MASSIMO TROISI. Il mio verbo preferito è evitare (Rizzoli)
“Con Massimo avevamo quindici anni di differenza. Lui è nato il 19 febbraio 1953 e io il 26 dicembre 1968. Siamo cresciuti in una famiglia sanissima. Mia madre Annamaria è la sorella maggiore e Massimo era il quinto di sei figli. Il loro è stato un rapporto fortissimo, molto tenero, di grande affetto. Anche se in famiglia nessuno era artista, allo stesso tempo artisti lo erano e lo sono un po’ tutti, artisti per come affrontavano e affrontano la vita.” Il mio verbo preferito è evitare è un percorso nella vita artistica e privata di Massimo Troisi scritto da Stefano Veneruso (regista, sceneggiatore e produttore), suo nipote. Un libro affettuoso, un omaggio per parole e immagini – molte delle quali inedite e provenienti dall’archivio privato della famiglia – che celebra il grande Massimo Troisi in occasione del settantesimo anniversario della nascita. Stefano e Massimo: solo una quindicina di anni a separarli e un solido rapporto affettivo e professionale a legarli. Fu lo zio Massimo infatti a incoraggiare il nipote a seguire la comune passione per il cinema e quando nacque il progetto del Postino lo volle con sé come assistente alla regia. Con il nipote, Massimo trascorse la sua ultima sera: un giro lungo e lento dentro a Cinecittà come per prenderne congedo e poi a letto per l’ultimo “riposone” da cui non si è più svegliato. Proprio quel giorno Stefano sarebbe dovuto partire per assistere lo zio durante la sua degenza per il trapianto a Londra. Non ce n’è stato il tempo.
Stefano Veneruso è il nipote di Massimo Troisi, figlio della sorella Annamaria, oggi regista e sceneggiatore
Il 14 febbraio è uscito il suo film “Da domani mi alzo tardi”, basato sul romanzo omonimo di Anna Pavignano, compagna storica di Troisi.
ANNA PAVIGNANO
autrice del libro
“Da domani mi alzo tardi” (e/o)
Questo libro ripercorre la vita personale e artistica di Massimo Troisi. Per fare ciò l’autrice usa un pretesto narrativo e finge che l’attore non sia morto, com’è noto, nel 1994, subito dopo aver finito di girare “Il Postino”, ma abbia scelto invece di ritirarsi a vivere in una misteriosa località di campagna, lontano dai palcoscenici e dalla notorietà, tagliando i ponti con tutto quello che è stato prima, comprese le persone con cui ha condiviso la propria esistenza.
Il romanzo comincia nel momento in cui, dopo anni di esilio volontario in cui non si è saputo più nulla di lui ed è stato, in qualche modo, dimenticato, Massimo Troisi decide di tornare alla sua vecchia casa di Roma per riallacciare il filo con il suo passato. Ma non è facile. Non ha voglia di cercare nessuno, lo imbarazza dover spiegare come e perché se n’è andato, come mai è tornato. Nei primi giorni del suo ritorno vive un’esistenza solitaria, finché Gaetano e Anna, il suo amico più caro e la donna con cui ha condiviso anni di lavoro e di amore, lo convincono a ricominciare scrivendo un nuovo film. Per realizzare tale progetto, Anna e Massimo affittano una casa fuori città, dove si trasferiscono insieme.
Qui, mentre cercano un’idea per una storia, Massimo scopre che Anna ricorda tutto di lui, molto più di quanto non ricordi egli stesso: la famiglia, gli episodi dell’infanzia in cui lei non c’era, ma che lui le ha raccontato in passato; ricorda il lavoro che hanno fatto insieme e come lo hanno fatto, gli incontri e, soprattutto, ricorda il loro amore. Anna comincia a narrargli ogni cosa , riempiendo i giorni di racconti intensi che portano alla luce non solo gli episodi divertenti e dolorosi della vita che hanno condiviso, ma la personalità, il modo di pensare e anche di far ridere di Massimo.
I due ritrovano in questo modo anche il piacere di stare insieme, il loro linguaggio scherzoso, l’allegria e il sentimento che li ha uniti in passato: il loro rapporto sembra ricominciare. Col passare del tempo – un tempo vissuto con pigrizia, alzandosi tardi, stando sveglio fino a notte inoltrata ad ascoltare i racconti che lo riguardano – Massimo si coinvolge e comincia lui stesso a ricordare e a parlare di sé, riuscendo in questo modo a ritrovare il filo della propria esistenza.
Anna Pavignano è nata a Borgomanero, in Piemonte, ha vissuto a Torino e successivamente a Roma e a Napoli. Ha scritto con Massimo Troisi le sceneggiature di tutti i suoi film, dal primo, Ricomincio da tre, fino a Il postino con la regia di Michael Radford, che ha avuto 5 candidature all’Oscar, tra cui quella per la miglior sceneggiatura non originale. Per le Edizioni E/O ha pubblicato Da domani mi alzo tardi, dedicato al ricordo di Massimo Troisi, In bilico sul mare, da cui è stato tratto il film Sul mare con la regia di Alessandro D’Alatri, Venezia, un sogno. Attualmente continua a scrivere per il cinema e la televisione, è autrice anche di libri per ragazzi e insegna scrittura e sceneggiatura. La prima figlia è il suo quarto romanzo per E/O.
Gaetano Daniele (Napoli, 15 luglio 1956) è un produttore cinematografico italiano. Nel 1996 il film Il postino, prodotto da lui insieme a Mario e Vittorio Cecchi Gori, ha vinto un premio BAFTA al miglior film non in lingua inglese e fu nominato per un Premio Oscar al miglior film. All’inizio della sua carriera Gaetano Daniele lavora con Massimo Troisi nel Centro Teatro Spazio in San Giorgio a Cremano. Divengono amici e fondano insieme la società di produzione cinematografica Esterno Mediterraneo Film. Durante gli anni 1980 a 1990 Daniele produce con Massimo Troisi in questa società oltre Il postino (1994) anche Non ci resta che piangere (1984) e Pensavo fosse amore, invece era un calesse.
CAPUA IL LUOGO DELLA LINGUA FESTIVAL
dal 17 al 28 maggio 2023
diciottesima edizione
direzione artistica Giuseppe Bellone
comunicazione Mariamichela Formisano