Palazzo Lanza
Palazzo Lanza a Capua, oggi in provincia di Caserta, è dal 1453 dimora della famiglia Lanza, patrizia della città dal XV secolo.
Palazzo Lanza, che in un rogito del 1464 presente nell’Archivio è definito “sito nel ristretto della parrocchia dei SS. Rufo e Carponio”, lungo la strada oggi denominata corso Gran Priorato di Malta ed anticamente detta “di Santa Maria delle monache” o anche “di San Domenico” ma nell’Ottocento nota anche come “strada Lanza”, sin dall’acquisto è stato oggetto di un diritto di maggiorascato, sancito da un fedecommesso, che fino ad oggi ha permesso di conservarne la proprietà in capo agli originari proprietari.
Nel 1697 i fratelli Carlo e Vincenzo Lanza fecero costruire i balconi barocchi della facciata di Palazzo Lanza, sostenuti da mensole raffiguranti gargolle che sostituirono le precedenti finestre.
Nel 1731 Beatrice della Ratta, vedova di Carlo Lanza, volle erigiere in casa l’oratorio privato, che fu concesso da Papa Benedetto XIII Orsini: all’interno vi sono custoditi ancora oggi alcuni reliquiarii, tra i quali uno contenente la reliquia di Sant’Alfonso Maria de’ Liguoro, congiunto della famiglia, ospitato a Palazzo Lanza nel 1753.
Nel 1745 vennero eretti dal barone Carlo Lanza la controfacciata ed i corpi più arretrati del palazzo, con la terrazza interna, riducendo il giardino che delimitava la corte sul lato settentrionale.
Un nuovo restauro effettuato nel 1807 dall’ingegnere Luigi Antonio Jannotta, su impulso di Biase Lanza juniore, ridisegnò l’intera facciata secondo un sobrio gusto neoclassico: i balconi furono conservati ma fu aggiunta la balconata centrale e fu ridisegnato lo scalone principale, sul lato del cortile. Nella stessa epoca furono anche commissionate le delicate tempere “a grottesca” della galleria di Palazzo Lanza e delle due sale adiacenti, con le volte “ad incannucciata”: esse richiamano lo stile di quelle coeve della reggia di Caserta. Nella prima di queste sale restano visibili solo le decorazioni del soffitto; nella seconda sala, denominata “sala degli uccelli”, si notano ancora oggi scene esotiche di corteggiamento tra tortore e colombe nei tondi sui quattro lati superiori del soffitto e, sulle pareti, raffigurazioni di piumati che attingono alla stessa coppa; tali decorazioni alludono all’originaria vocazione di stanza matrimoniale dell’ambiente. Al di sopra di tali sale, sotto il calpestìo delle soffitte, sono state rinvenute decorazioni precedenti che testimoniano un abbassamento del soffitto, prima consistente in travi di castagno.
Nel 1877 vi furono ulteriori ristrutturazioni interne, quali la costruzione del piccolo corpo aggiunto sulla terrazza e probabilmente la divisione della stessa in due parti con un muretto sovrastato da un’inferriata cimata da spuntoni.
Alla fine degli anni ottanta del Novecento al centro del cortile di Palazzo Lanza, pavimentato con basolato, è stata collocata una piccola vasca di epoca romana proveniente da altri possedimenti di famiglia; altro materiale di spoglio, quali rocchi e basi di colonne, di epoca romana ed una statua di donna acefala e mutila di gusto ellenistico, decorano in vari punti il cortile e la scalinata.
Il 29 marzo 1926 il Palazzo Lanza è stato dichiarato con decreto ministeriale “monumento di notevole interesse storico-artistico”.
È inserito nell’elenco dell’Associazione Dimore storiche italiane.
Palazzo Lanza è stato più volte occupato nei secoli: nel gennaio 1799 dai militari francesi che giungevano a sostenere la neonata Repubblica Napoletana; nel febbraio 1806, invece, divenne alloggio dei Generali napoleonici ospitando il Maresciallo di Francia Louis Alexander Berthier. Dal 1943 al 1945, infine, vi alloggiò un circolo ufficiali del Comando alleato inglese dove si esibì il tenore Beniamino Gigli.
All’interno di Palazzo Lanza è conservato l’Archivio Storico Lanza dichiarato di interesse storico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo.
Archivio Storico Lanza
L’Archivio Storico Lanza contiene documenti privati e pubblici relativi alle vicende dell’omonima nobile famiglia di Capua, dove i Lanza sono noti sin dal XV secolo, epoca in cui acquisisiscono la casa che ancora oggi ospita la dimora della famiglia.
All’interno dell’Archivio, infatti, si trovano importanti testimonianze realtive a vicende del territoriolungo un periodo che va dal secolo XV al XX.
L’Archivio, perciò, ha un importante valore storico sia per la città di Capua che per l’intera Regione Campania vista l’appartenenza della famiglia alla nobiltà di seggio del regno di Napoli.
L’Archivio Storico Lanza, vincolato nel 2001 dalla Sovrintendenza Archivistica per la Campania, con il progetto di digitalizzazione promosso dall’Associazione Architempo, d’intesa con la famiglia Lanza e grazie a risorse POR Campania 2007/2013 Obiettivo 1.10, viene per la prima volta aperto e reso disponibile agli studiosi e agli interessati in generale che, all’interno del sito potranno visualizzarne le risorse.
Vai al sito dell’Archivio Lanza
La Biblioteca “Nicola Romeo” di Palazzo Lanza a Capua
Dall’ottobre 2013 la Biblioteca Nicola Romeo ha vissuto una nuova evoluzione, trasferendosi a Capua, in provincia di Caserta, all’interno di Palazzo Lanza dove continua a svolgere il suo servizio regolarmente e con rinnovato spirito, cercando di cogliere i molteplici spunti di crescita che il nuovo territorio di riferimento le ha offerto.
Dopo il trasferimento, si è ritenuto opportuno integrare la denominazione della Biblioteca divenuta Biblioteca “Nicola Romeo” di Palazzo Lanza.
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Il B&B di Palazzo Lanza