Quadriportico della Cattedrale
Il cuore della Capua Nova
La cattedrale è stata fondata dal vescovo Landulfo nell’856 ed è dedicata ai SS. Stefano ed Agata. Ha subito diverse trasformazioni tra i secoli XI e XIX con ampliamenti e abbellimenti dovuti a maestranze di diversa provenienza e stili legati al tempo. Tra le maggiori modifiche subite si cita la costruzione del cappellone (Tesoro) nel XVIII secolo mentre, al secolo successivo, si devono le trasformazioni dell’atrio con un nuovo parapetto in piperno con colonnine marmoree bianche.
Tali lavori sono sopravvissuti alla distruzione del 1943, anno di un noto bombardamento aereo della città. L’aspetto attuale è quello derivato dai lavori degli anni ‘50 del secolo scorso, opera degli architetti G. Pediconi e M. Paniconi e presenta una pianta a tre navate, con colonne di granito e capitelli di spoglio, e cappelle laterali. In particolare si citano due capitelli romanici della cella nel succorpo articolato con 24 colonne posto lungo l’ambulacro perimetrale, cui si accede mediante due scale poste ai lati della zona absidale. Nella cripta si può ammirare il Cristo morente di Matteo Bottiglieri (1724).
L’atrio antistante presenta un porticato con colonne e capitelli di età classica. A destra di tale porticato si eleva l’antico campanile. Nel 1992 furono rifatti il finestrone della facciata, la volta a botte della navata centrale, la trabeazione e le due lesene corinzie in prossimità del presbiterio.
Annesso alla Cattedrale e collocato nella Cappella del Corpo di Cristo vi è il Museo Diocesano che raccoglie importanti testimonianze artistiche provenienti dall’edificio Sacro e da numerose altre chiese cittadine.